Val Paradiso da anni è impegnata in un importante percorso di riqualificazione della filiera agroalimentare dell’olivo e dell’olio, una rivoluzione dei processi produttivi che sono stati ripensati ed innovati a favore della tutela della natura e dell’eco-sistema e per la più complessiva sostenibilità ambientale dell’attività.
Agricoltura biologica, recupero e valorizzazione degli scarti e residui agricoli, produzione di energia da fonti rinnovabili, zero emissioni di C02: questi i principi fondamentali che ci hanno guidato in 25 anni di attività; una continua ricerca ed innovazione tecnologica che ha coinvolto l’attività agricola in campagna così come la trasformazione in frantoio, una rivoluzione verde dalla fioritura degli olivi all’imbottigliamento dell’olio.
In campagna nessun prodotto chimico ma solamente prodotti naturali e certificati BIO a bassissimo impatto ambientale, non utilizziamo pesticidi e/o erbicidi, nessun veleno ma antiche tecniche di produzione rispettose della natura. Utilizziamo solo concimi organici, elementi naturali come zolfo e rame, limitiamo l’utilizzo di mezzi meccanici al minimo indispensabile e poi nuovi processi di trasformazione dei residui di potatura che diventano biomassa per la produzione di energia termica.
In frantoio la rivoluzione più importante: la trasformazione agroalimentare delle olive in oleificio ed il successivo processo di stoccaggio dell’olio ed imbottigliamento da sempre sono attività energivore.
Ogni fase di produzione, a partire dalla defogliazione e lavaggio delle olive, la successiva frangitura, la gramolazione, la separazione dell’olio, il successivo stoccaggio in ambiente a temperatura controllata ed infine l’imbottigliamento sono processi e lavorazioni che richiedono grandi quantità di energia elettrica.
Negli anni abbiamo costantemente innovato i processi e sostituito le linee di produzione (in particolare i motori elettrici) con nuovi macchinari e dispositivi che consentono un importante risparmio energetico.
A puro titolo di esempio nei primi anni 2000 il frantoio aveva un consumo elettrico di circa 70.000 Kwh; con le nuove linee di lavorazione abbiamo abbattuto il consumo complessivo di oltre il 20 % ed aumentato la capacità produttiva.
Oltre al risparmio l’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel rispetto dell’ambiente e nel segno della cultura ambientale e dello sviluppo sostenibile. Val Paradiso si è dotata di pannelli fotovoltaici per complessivi 52 Kw, e un impianto mini eoliche da 22 Kwh, che producono, su base annua, tutta l’energia di cui il frantoio ha bisogno. Obiettivo raggiunto: saldo zero nella produzione di CO2.
La riqualificazione del ciclo produttivo investe anche gli scarti del processo di molitura, sia quello liquido (acque di vegetazione) che quello solido (sansa); l’acqua di vegetazione, viene utilizzata come fertilizzante ricco di azoto, eseguendo lo spargimento su suolo nei terreni e gli uliveti di famiglia nel rispettando delle leggi in materia. La sansa, costituita dal nocciolo frantumato, dalla polpa spremuta e dalla buccia delle olive, viene ulteriormente separata producendo: nocciolino e sansa denocciolata.
Il nocciolino viene per buona parte impiegato per la produzione, con idonea caldaia, di acqua calda per l’impiego aziendale e per il riscaldamento civile dei locali dell’opificio.
Quello in esubero viene ceduto ai privati come biomassa (pellet), in prossimità del frantoio a chilometro zero, per la produzione di calore in alternativa di pellet di legno, proveniente prevalentemente dal Nord Europa, e/o gas metano.
Anche la parte di sansa denocciolata viene utilizzata per la produzione di energia. Infatti viene utilizzata nell’ambito della provincia di Agrigento o province limitrofe, per la produzione di biogas in idonei digestori, che alimentano motori e/o turbine a metano per la produzione di energia elettrica da fonti alternative rinnovabili.
Ecco spiegato Il nostro motto “VAL PARADISO, BIO PER NATURA “
Valeria Carlino – Laureata in ingegneria per l’ambiente ed il territorio esercita come libera professionista nell’ambito dell’ingegneria naturalistica e della tutela del paesaggio. Appassionata di cucina e del buon gusto, sempre alla ricerca dell’autenticità della tradizione rurale e dei prodotti. Ha conseguito il corso di assaggiatrice di olio e da 5 anni cura la comunicazione mediatica e social dell’azienda di famiglia