L’olio della Valle dei Templi cambia veste da bottiglia in vetro a prestigiosa ceramica: nasce l’anfora Diodoros realizzata artigianalmente in ceramica, un omaggio, in chiave contemporanea, alle forme, ai colori, all’arte delle produzione ceramiche a figure rosse Attiche.

Il nuovo e prestigioso packaging nasce dalla collaborazione tra il frantoio Val Paradiso (concessionario del marchio Diodoros), il Parco Archeologico della Valle dei Templi ed i loro archeologi e il designer Antonio Giancontieri dello studio Atelier790 che ha progettato la nuova bottiglia rispettando le antiche tecniche di lavorazione delle ceramiche.

Un progetto contemporaneo che affonda le radici nel mondo classico e nasce proprio nella Valle dei Templi, uno dei siti archeologici più importanti del mondo, un contesto di grande bellezza paesaggistica e naturalistica dove l’agricoltura è ritornata con il progetto Diodoros che prevede la coltivazione dell’olivo e delle altre produzioni tradizionali siciliane.

L’olio della Valle in ceramica, rappresenta un esclusivo progetto di valorizzazione della cultura e civiltà siciliana; i secolari ulivi curati da Val Paradiso, sono dei veri monumenti viventi e rappresentano un bene storico, patrimonio dell’umanità, ricco di valori simbolici ed istituzionali legati all’ulivo e al suo frutto.

La ceramica è stata realizzata dall’azienda “Liberati ceramiche d’arte”, un vero e proprio oggetto da collezione in tiratura limitata; I metodi di lavorazione seguono le migliori tecniche di produzione artigianale, ogni bottiglia è realizzata manualmente in laboratorio con manodopera qualificata e materiali di elevata qualità.

Per completare ogni singola bottiglia sono necessari oltre 20 passaggi dalle mani dei nostri artigiani e tre cotture in forno, ogni step deve essere svolto con minuziosa attenzione e cura dei particolari.

Di seguito i principali step produttivi.

Lavorazione bottiglia in ceramica

Le anfore Diodoros vengono realizzate mediante una lunga lavorazione artigianale.

FASE 1°:

Il primo step di lavorazione nella realizzazione della bottiglia Diodoros è stata la creazione del modello “madre”, tale forma si rende necessaria per la creazione in serie di stampi in gesso, che saranno utilizzati durante la fase produttiva chiamata a “colaggio”, ovvero una tra le tecniche di foggiatura tradizionali della ceramica.

FASE 2°:

La fase di modellazione iniziale viene realizzata con la tecnica a colaggio, ovvero l’argilla bianca allo stato liquido viene versata all’interno di stampi in gesso, in cui è presente il calco della bottiglia, tale impasto rimarrà all’interno per il tempo necessario alla formazione dello spessore della bottiglia, per poi essere estratta.

Una volta essiccato, quando il manufatto è ancora in argilla, viene effettuata la fase di rifinitura e spugnatura sia manuale sia al tornio.

Eseguite tali lavorazioni si è pronti per la prima cottura, che avverrà all’interno di forni ceramici ad una temperatura di circa 1020° C per diverse ore di cottura.

FASE 3°:

Il manufatto dopo aver subito la prima cottura, diventa terracotta e sarà pronto per la smaltatura, avendo una doppia colorazione, tale passaggio è particolarmente laborioso, dovendo evitare la sovrapposizione degli stessi.

Una volta asciutta la bottiglia potrà essere cotta per la seconda volta ad una temperatura di circa  945°C, al fine di permettere agli smalti di vetrificare e diventare così ceramica.

Solo successivamente alla seconda cottura verrà applicata manualmente la scritta Diodoros, realizzata con la tecnica della stampa digitale a fuoco. Terminato tale passaggio la bottiglia tornerà nuovamente in forno per la terza ed ultima cottura.

FASE 4°:

Terminata la cottura, la bottiglia viene estratta dal forno ed imballata all’interno di cartoni idonei al trasporto.